Il pupo che sventola un tricolore bello di fronte al tricolore strappato della scuola Luigi Concetti, in via del Bottalone, forse un giorno sará depresso. Perché dopo dieci anni di vita non ha ancora visto l’Italia vincere un Mondiale, e anzi in appena quattro anni ha assistito – da spettatore non pagante, ma soprattutto innocente – a due figure di palta. Di melma. Di quell’altra cosa lì che inizia sempre con la M. Prima Sudafrica 2010, poi Brasile 2014, nella terra del futbòl meglio farsi da parte, se si gioca così: è una questione di decoro.
Povero piccolo, il cucciolo di via del Bottalone. Eppure continua a sbandierare, quando le otto della sera sono appena passate, la Nazionale è già fuori dal Mondiale, e la gente torna uscire dalle tane in cui – munita di birre e patatine e soprattutto munita di belle intenzioni – aveva assistito al Disastro di Natal.